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MARCHE: BANDO STRATEGIE INNOVATIVE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE

OBIETTIVI

Il bando intende sostenere le attività di internazionalizzazione dirette a potenziare e consolidare la presenza delle imprese marchigiane sui mercati esteri, rafforzando la gestione delle attività di marketing e commerciali. A tal fine verranno finanziati i seguenti investimenti dedicati ai mercati esteri: rafforzamento dell’immagine aziendale/brand; incoming di operatori esteri; allestimento di showroom/mostre temporanee a carattere internazionale; partecipazione a fiere rilevanti di portata internazionale e innovazione di design per i mercati esteri. Il bando è attuato a valere sulle risorse del PR FESR 2021-2027 della Regione Marche intervento 1.3.4.2, ai sensi della L.R. n.30/2008 “Disciplina delle attività regionali in materia di commercio estero, promozione economica ed internazionalizzazione delle imprese e del sistema territoriale”, nonché dell’art. 6.2 “Interventi per lo sviluppo e il rafforzamento competitivo delle PMI, delle microimprese e delle start up” della L.R n. 4/2022. Esso inoltre è in coerenza con gli ambiti tecnologici individuati nella S3 e con il “Piano triennale Integrato per interventi di internazionalizzazione, cooperazione internazionale e Macroregione Adriatico Ionica”.

BENEFICIARI

  • Micro, piccole e medie imprese (MPMI), in forma singola o aggregata nella forma di contratto di rete, associazione temporanea di scopo o raggruppamento temporaneo.
  • Consorzi per l’internazionalizzazione.

RISORSE DISPONIBILI

13 milioni di Euro:

LINEA 1
MPMI in forma singola e aggregata 11 milioni di Euro

LINEA 2
Consorzi per l’internazionalizzazione 1,5 milioni di Euro

STRUMENTO FINANZIARIO
FONDO NUOVO CREDITO: sez. Internazionalizzazione 500 mila Euro.

REQUISITI DI AMMISSIBILITA’

  • essere iscritte nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente, oppure, in caso di liberi professionisti, essere titolari di partita IVA attiva;
  • essere attive ed avere l’attività economica prevalente, come risultante dal certificato CCIAA, non rientrante nei settori di attività esclusi dalla normativa comunitaria applicabile;
  • avere la sede dell’investimento ubicata nel territorio della Regione Marche al primo atto
    di liquidazione.

TIPOLOGIE DI SPESA

1) Rafforzamento dell’immagine aziendale e/o del brand
2)Incoming di operatori esteri
3)Showroom/mostre temporanee (massimo 9 mesi) di prodotti e/o
servizi realizzate in Italia o all’estero
4)Fiere internazionali di settore organizzate in Italia e all’estero
(il cui costo di partecipazione complessivo supera i 50.000,00 €)
5)Innovazione di design e ecodesign.

PROGETTI E SPESE AMMISSIBILI

Saranno ammissibili i progetti d’impresa volti a potenziare la presenza sui mercati esteri attraverso cinque interventi:

1) RAFFORZAMENTO DELL’IMMAGINE AZIENDALE E/O DEL BRAND
servizi relativi allo sviluppo e implementazione delle strategie, compreso il social media marketing e il potenziamento della comunicazione:
• spese per il rafforzamento dell’immagine, anche realizzata attraverso canali digitali
quali social media;
• spese per lo sviluppo di una strategia comunicativa e/o promozionale;
• spese per la creazione, l’implementazione, la traduzione in lingua estera dei contenuti del sito internet dell’impresa;
• spese per la creazione e/o sviluppo di una piattaforma e-commerce proprietaria;
• spese per l’utilizzo di un market place.

2) INCOMING DI OPERATORI ESTERI: costi connessi alle trasferte e alla messa a
disposizione di locali e servizi:
• spese di viaggio e pernottamento di operatori esteri in Italia e spese per visti;
• spese per indennità giornaliere;
• spese per l’affitto di spazi e locali per i meeting;
• spese per l’acquisto di servizi di organizzazione;
• spese per l’acquisto di servizi per la messa a disposizione di personale dedicato (es. hostess, interpreti…);
• spese di consulenza come la ricerca e selezione degli operatori.

3) SHOWROOM/MOSTRE TEMPORANEE (MASSIMO 9 MESI) DI PRODOTTI E/O SERVIZI
REALIZZATE IN ITALIA O ALL’ESTERO: costi operativi connessi alla progettazione,
all’allestimento, all’organizzazione e gestione dello spazio espositivo:
• spese per affitto spazi e locali (per un periodo non superiore a 9 mesi), uffici, spazi di co-working, sale espositive, ambienti di meeting point, ecc.;
• spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di progettazione, realizzazione e gestione, acquisto e noleggio di materiali inclusa la manutenzione degli spazi espositivi, servizi di trasporto e similari;
• spese per la creazione/l’utilizzo di piattaforme informatiche in caso di esposizioni virtuali;
• spese per l’acquisto di servizi per la messa a disposizione di personale dedicato (es. hostess, interpreti…);
• spese per l’acquisto di servizi assicurativi collegati.

4) FIERE INTERNAZIONALI DI SETTORE ORGANIZZATE IN ITALIA E ALL’ESTERO (IL CUI
COSTO DI PARTECIPAZIONE COMPLESSIVO SUPERA I 50.000,00 €): costi connessi alla tariffa dello stand, alla progettazione, all’allestimento, all’organizzazione e gestione dello spazio espositivo, trasporto e assicurazione merci, hostess e interpreti:
• quota di partecipazione/iscrizione alle fiere;
• spese per l’utilizzo di piattaforme di matching;
• spese per il noleggio di stand, oneri e diritti fissi, in base al regolamento della manifestazione fieristica, inserimento nel catalogo dell’evento fieristico;
• spese per l’allestimento degli spazi espositivi, comprese le spese relative a servizi di
progettazione, realizzazione e gestione, acquisto e noleggio di materiali inclusa la
manutenzione degli spazi espositivi, servizi di trasporto e similari;
• spese per l’acquisto di servizi per la messa a disposizione di personale dedicato (es.
hostess, interpreti…);
• spese per l’acquisto di servizi assicurativi collegati.

5) INNOVAZIONE DI DESIGN E ECODESIGN: costi di progettazione e sviluppo del
nuovo design per i mercati esteri quali:
• spese per l’acquisizione di competenze specialistiche o l’acquisizione di brevetti ottenuti anche in licenza alle normali condizioni di mercato;
• spese per consulenze finalizzate all’ideazione e progettazione del nuovo design.

I prodotti/servizi oggetto del progetto di internazionalizzazione devono risultare coerenti con gli ambiti di specializzazione produttiva e le traiettorie di innovazione della “Strategia regionale di specializzazione intelligente 2021-2027”.

TERMINI DI REALIZZAZIONE

I progetti avranno una durata massima di 12 mesi.

MASSIMALI DI INVESTIMENTO

Il costo complessivo dei progetti dovrà essere di ALMENO:

  • MPMI e CONSORZI: 40.000 euro per i progetti realizzati dalle MPMI in forma singola e dai consorzi;
  • MPMI IN FORMA AGGREGATA: 100.000 euro per i progetti realizzati dalle MPMI in forma aggregata.

Il contributo regionale non potrà superare il valore di 150.000 euro per impresa.

CATEGORIE DI SPESE AMMISSIBILI 

SERVIZI COMPRESI I SERVIZI DI CONSULENZA
• Spese per l’acquisizione di servizi compresi quelli di consulenza esterna specialistica,
strettamente necessari per la realizzazione del progetto. I servizi in questione non devono
essere continuativi o periodici ed esulano dai costi di esercizio ordinari dell’impresa connessi
ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale o la pubblicità.

MATERIALI, FORNITURE E PRODOTTI ANALOGHI
• Spese per materiali, forniture, inclusi componenti, semilavorati e loro lavorazioni, acquisiti da
fonti esterne alle normali condizioni di mercato, direttamente imputabili al progetto.

BREVETTI E ALTRI ATTIVI IMMATERIALI
• Spese per immobilizzazioni immateriali così come individuate all’art. 2, punto 30, del Reg. (UE)
651/2014 vale a dire i costi per l’acquisizione dei risultati di ricerca, diritti di brevetto, knowhow o altre forme di proprietà intellettuale per la parte in cui sono utilizzati per l’operazione
interessata dal progetto.

Inoltre sono riconosciute le seguenti voci di spesa calcolate con un tasso forfettario:

PERSONALE
Costo del personale dipendente in organico impiegato nel progetto, calcolato
forfettariamente nella percentuale del 20% dei costi diretti ammissibili (interventi 1,2,3,4,5).

SPESE GENERALI
Costi indiretti funzionali alla realizzazione del progetto calcolati con un tasso forfettario pari
al 7% dei costi ammissibili (esclusi i costi per il personale).

INTENSITA’ DELL’AGEVOLAZIONE

L’agevolazione consiste in un contributo in conto capitale a fondo perduto, per la realizzazione del programma di investimento, nella misura indicata nel seguente schema:

 INTERVENTORegolamento (UE) n.2831/2023 “deminimis”Reg. (UE) 651/2014 es.m.i. – in regime di esenzione
1) Rafforzamento dell’Immagine aziendale o consortile e/o del brand70%x
2) Incoming di operatori esteri70%x
3) Showroom/mostre temporanee (massimo 9mesi) di prodotti e/o servizi realizzate in Italia o all’estero 70%50%(art. 19)
4) Fiere internazionali di settore organizzate in Italia e all’estero (il cui costo di partecipazione complessivo supera i 50.000,00 €) 70%50%(art. 19)
5) Innovazione di design e ecodesign70%50%(artt. 18, 29)
Personale70%x
Spese Generali70%x

OPZIONE 1

Contributo in conto capitale a fondo perduto:

  • 50% esenzione
  • 70% de minimis

OPZIONE 2

Contributo in conto capitale, espresso in percentuale sul totale delle spese ammissibili, sommato all’aiuto, espresso in ESL, dello strumento finanziario “Fondo Credito Ordinario”.

Contributo in conto capitale a fondo perduto

  • 50% esenzione
  • 70% de minimis

+

Contributo a fondo perduto espresso in ESL relativo allo strumento finanziario (garanzia, contributo in conto interessi e costo della garanzia).

Per informazioni contattare il dott. Michele Moretti al 3398100191.

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    Avviso Pubblico per Incentivi alle Assunzioni di Disoccupati nelle Imprese delle Marche

    POC Marche 2014/2020 – Azione 6.3 “Interventi di Politica Attiva del Lavoro”

    Dotazione Finanziaria: € 1.000.000,00

    Obiettivi: Fornire incentivi alle imprese per l’assunzione di disoccupati, riducendo così i costi del personale e stimolando l’occupazione.

    Beneficiari Ammessi:

    • Imprese e liberi professionisti iscritti alla Camera di Commercio, operanti come entità economica indipendentemente dalla forma giuridica, incluse attività artigianali e società di persone.
    • Liberi professionisti con partita IVA e iscrizione obbligatoria ad albi professionali, equiparati alle PMI.

    Requisiti per i Destinatari delle Assunzioni:

    1. Disoccupati registrati al Centro per l’Impiego.
    2. Residenti in un comune delle Marche.
    3. Età ≥ 18 anni.
    4. Stranieri con permesso di soggiorno valido per lavoro o in fase di rinnovo.
    5. Non devono avere avuto precedenti rapporti di lavoro con l’impresa beneficiaria o connesse.

    Tipologie di Contratto Finanziabili:

    1. Contratti a tempo indeterminato full-time, garantiti per minimo 24 mesi.
    2. Contratti a tempo determinato full-time, garantiti per minimo 12 mesi.
    • Esclusioni: contratti senza garanzia di continuità lavorativa per 12 mesi, lavoro domestico, somministrazione, intermittente, a progetto, occasionale, e contratto di agenzia.

    Importo del Contributo:

    • Tempo indeterminato full-time: € 26.000 per assunzione.
    • Tempo determinato full-time: € 6.500 per assunzione.
    • Contributo ridotto proporzionalmente per part-time.
    • Revoca parziale del contributo per terminazioni anticipate, salvo nuove assunzioni conformi.

    Condizioni di Erogazione:

    • Richiesta fideiussione bancaria o assicurativa pari al 100% del contributo.

    Termini di Presentazione: Dal 15 luglio 2024, ore 10:00, al 31 dicembre 2024, ore 13:00.

    Per informazioni contattare il dott. Michele Moretti al 3398100191.

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      MARCHE: BANDO SOSTEGNO ALL’AVVIO E AL CONSOLIDAMENTO DELLE START UP INNOVATIVE

      PR MARCHE FESR 2021/2027

      Asse 1 – OS 1.1 – Azione 1.1.6 – Intervento 1.1.6.1

      Supporto alle start-up innovative e creative

      • Fase di avvio e primo investimento
      • Consolidamento
      • Sviluppo in rete

      Beneficiari:

      • Micro o piccole imprese singole attive nei settori della Strategia di Specializzazione Intelligente (S3).

      Dotazione Finanziaria:

      • 9 milioni di Euro.

      Requisiti di Ammissibilità:

      • Imprese regolarmente costituite e attive, iscritte nella Sezione speciale del Registro delle Imprese dedicata alle start-up innovative (art. 25 d.l. 179/2012 e legge 221/2012).
      • Settore di attività non escluso dalla normativa comunitaria.
      • Sede dell’investimento nel territorio delle Marche, registrata presso la CCIAA delle Marche al momento del primo atto di liquidazione.

      Linee di Intervento:

      • Linea A (Avvio/Primo Investimento): Realizzazione dei primi investimenti per l’avvio dell’impresa e commercializzazione dei prodotti/servizi.
      • Linea B (Consolidamento): Investimenti per l’espansione di start-up con almeno due bilanci approvati e un fatturato di minimo 150.000 euro nell’ultimo esercizio.

      Ambiti di Intervento:

      • Sviluppo produttivo, messa a punto del modello di business, adattamento di prodotti/servizi, sviluppo di mercati esteri, ingegnerizzazione di prototipi e scale-up.

      Tempistica di Realizzazione:

      • Massimo 12 mesi dalla concessione per la Linea A.
      • Massimo 18 mesi dalla concessione per la Linea B.

      Massimali di Investimento:

      • Non inferiore a 40.000 euro per la Linea A.
      • Non inferiore a 150.000 euro per la Linea B.

      Categorie di Spese Ammissibili:

      • Acquisizione di attrezzature, brevetti, consulenze specialistiche, affitto di laboratori, test e certificazioni, servizi di incubazione e accelerazione, materiali per sviluppo prototipi, promozione e marketing.

      Intensità di Agevolazione:

      • Massimo del 60% della spesa ammissibile.
      • Opzioni di finanziamento:
        1. Contributo a fondo perduto.
        2. Contributo in conto capitale con ulteriori agevolazioni finanziarie.

      Massimi Contributi Concessi:

      • 100.000 euro per la Linea A.
      • 300.000 euro per la Linea B.

      Termini di Presentazione:

      • In aggiornamento.

      Per informazioni contattare il dott. Michele Moretti al 3398100191.

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        VOUCHER PER LA TRANSIZIONE ECOLOGICA DELLE PMI – ANNO 2024

        OBIETTIVI

        Il bando si propone di incentivare l’acquisto di servizi avanzati di consulenza, formazione e certificazione da parte delle PMI per l’innovazione di processo e/o di prodotto orientate a :

        A. EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
        B. ECONOMIA CIRCOLARE

        BENEFICIARI

        Tutte le Piccole e Medie Imprese (ai sensi della normativa europea) che abbiano sede legale e/o unità locale nelle Marche, iscritte al Registro delle Imprese ed attive, in regola con gli obblighi fiscali e retributivi.

        SPESE AMMISSIBILI

        Ciascuna impresa può presentare una sola domanda alternativamente per l’intervento di tipo A o B:

        A) EFFICIENTAMENTO ENERGETICO
        ● Consulenza per audit energetici, analisi delle forniture, progettazione di sistemi di raccolta e
        di monitoraggio dei dati energetici, piani di miglioramento energetico, implementazione di
        Sistemi di gestione dell’energia in conformità alle norme ISO, studi di fattibilità per
        riqualificazione energetica, studio di fattibilità tecnico-economica finalizzata alla realizzazione
        di una CER, realizzazione della documentazione tecnica propedeutica alla
        costituzione/adesione di/ad una CER, acquisizione temporanea del servizio esterno di Energy
        Manager
        ● Formazione per il conseguimento della qualifica di Energy manager e/o EGE per risorse
        interne, impiegate stabilmente all’interno dell’impresa
        ● Certificazione per le verifiche di parte terza da parte di organismi accreditati per il
        conseguimento delle certificazioni di sistemi di gestione dell’energia (es ISO 50001, etc)

        B) ECONOMIA CIRCOLARE
        – Consulenza e/o servizi di Certificazione per LCA, Carbon Footprint, EPD, Ecolabel, Etichettature Ambientali, Misurazione Circolarità UNI EN ISO 14021, Mappatura Crediti LEED, FSC, PEFC.
        – Formazione per titolare e collaboratori stabili sugli strumenti di economia circolare

        AMMISSIBILITA’ DELLE SPESE E DURATA DEL PROGETTO

        Spese ammissibili dalla data della domanda ed entro 12 mesi dalla concessione del Voucher.

        Dotazione Finanziaria del Bando € 800.000

        % di contribuzione INTERVENTI TIPO A 60% sino a max € 6.000

        % di contribuzione INTERVENTI TIPO B 70% sino a max € 8.000

        Dimensione minima del progetto € 3.000.

        CARATTERISTICHE DEI FORNITORI

        Per la consulenza sugli interventi di tipo A) l’impresa deve avvalersi dei seguenti fornitori:

        ● EGE – Esperti in Gestione dell’Energia – certificati a fronte della norma UNI CEI 11339 da enti
        accreditati

        ● energy manager e/o altri esperti che possano attestare con apposita dichiarazione (Modello C) almeno 3 esperienze nel settore nell’ultimo triennio

        Per gli interventi di tipo B), esperti di economia circolare che possano attestare con apposita dichiarazione (Modello C) almeno 3 esperienze nel settore nell’ultimo triennio.

        Per la Formazione è necessario avvalersi di Enti ed Agenzie accreditati (dalle Regioni, da Università, Centri di ricerca, ecc).

        Per i servizi di certificazione è necessario avvalersi di organismi accreditati ai sensi delle norme.

        TERMINI DI PRESENTAZIONE

        Le domande dovranno essere presentate dalle ore 10 del 8 luglio sino al 31 luglio.

        OIP

        Innovazione di prodotto sostenibile e digitale

        Obiettivo: Il presente bando è attuato ai sensi dell’art. 8 “Progetti per l’innovazione e la diversificazione di prodotto o servizio delle PMI” della legge regionale n. 2 del
        04/02/2022, a valere sulle risorse del PR FESR 2021-2027 della Regione Marche. Con questa iniziativa la Regione Marche intende supportare progetti di
        innovazione e di diversificazione del prodotto o del servizio che prevedano soluzioni innovative basate sulla “twin transition” (innovazione sostenibile/circolare e innovazione digitale), nonché l’adozione di adeguate strategie commerciali e di marketing incentrate sul prodotto innovato.
        L’iniziativa ha l’obiettivo di rafforzare e rilanciare la presenza sui mercati delle PMI marchigiane operanti negli ambiti della S3 2021-2027, anche attraverso l’utilizzo di risorse e competenze esterne e servizi nel campo delle tecnologie applicate, delle tecnologie digitali, dell’ingegneria, del design e delle discipline artistiche, del
        marketing e della comunicazione e della tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

        Riserva: Una riserva di € 5.000.000,00 sarà destinata al finanziamento dei progetti presentati da imprese localizzate nei borghi di cui all’art. 3 della legge regionale n.
        29/2021.

        Investimenti Ammissibili:

        Sono ammissibili i progetti d’impresa volti ad introdurre soluzioni innovative di prodotto o di servizio basate sulla transizione digitale e sostenibile, in un’ottica di promozione della digitalizzazione e di riconversione dell’attività produttiva verso un modello di economia circolare e sviluppo sostenibile, e che prevedano l’adozione di adeguate strategie commerciali e di marketing incentrate sul prodotto innovato. I progetti dovranno obbligatoriamente contemplare interventi in tutte e tre le seguenti categorie: a) TRANSIZIONE DIGITALE: ampliamento e/o ridefinizione della gamma di prodotti e/o servizi mediante soluzioni basate sulla digitalizzazione applicata al prodotto/servizio medesimo, delle quali si riporta un elenco a titolo esemplificativo ma non esaustivo:

        Prodotti smart e connessi Tecnologie indossabili Digital Twin, o gemelli digitali, rappresentazioni dinamiche di oggetti fisici, sistemi, processi o persone basate su raccolta ed elaborazione di dati Visualizzazioni virtuali di prodotti e simulazioni/configurazioni Adozione di soluzioni PLM Product Lifecycle Management e sistemi di Generative Design Manifattura additiva Etichettatura intelligente per la tracciabilità Collezioni digitali esclusive per gli ambienti virtuali e il metaverso.

        b) TRANSIZIONE SOSTENIBILE: ampliamento e/o ridefinizione della gamma di prodotti e/o servizi mediante soluzioni basate sulla transizione ecologica applicata al prodotto/servizio medesimo delle quali si riporta un elenco a titolo esemplificativo ma non esaustivo:

        Passaggio all’uso di materiali rinnovabili di origine sostenibile Aumento della durabilità, riparabilità o riutilizzabilità del prodotto, in particolare nelle attività di progettazione e di fabbricazione Aumento della riciclabilità del prodotto Riduzione sostanziale del contenuto di sostanze pericolose nella realizzazione del prodotto Progettazione per la longevità, il cambio di destinazione, lo smontaggio del prodotto; Installazione di sistemi di gestione e monitoraggio dell’energia; Installazione, per sola finalità di autoconsumo, di impianti a fonte rinnovabile per la produzione e la distribuzione dell’energia termica e/o elettrica all’interno dell’unità produttiva;

        – Utilizzo di sistemi per l’autoconsumo di energie rinnovabili come l’energia solare, eolica, idrica o geotermica per ridurre l’uso di combustibili fossili e le emissioni di gas serra

        c) STRATEGIA DI VENDITA: soluzioni finalizzate a favorire la commercializzazione dei nuovi prodotti attraverso attività volte all’innovazione della strategia promozionale nei mercati obiettivo, il ricorso a temporary export manager e digital export manager in affiancamento al personale aziendale, analisi e ricerche di mercato per l’individuazione di nuovi mercati e fornitori, sviluppo e rafforzamento dell’immagine aziendale e/o del brand, implementazione del sito web aziendale ai fini dello sviluppo di attività di promozione digitale dell’export, il marketing digitale attraverso uno o più canali digitali, business on line quale attività di innovazione del processo commerciale, social media marketing compreso l’utilizzo degli influencers, di storytellers e storytelling. Le spese relative alla strategia di vendita dovranno costituire almeno il 10% dell’importo dell’investimento complessivo ammissibile del Progetto.

        Investimento ammesso: Il costo totale ammissibile del progetto di investimento non deve essere inferiore ad Euro 25.000,00 per i progetti realizzati in forma singola e ad Euro 100.000,00 per i progetti realizzati in forma aggregata.

        Spese ammissibili:

        • Personale, per un importo riconosciuto forfettariamente nella percentuale del 20% dei costi diretti dell’operazione, diversi dai costi del personale;
        • strumenti, attrezzature; 
        • servizi di consulenza; 
        • brevetti, marchi e certificazioni;
        • materiali, forniture e prodotti analoghi; 
        • spese generali, calcolate con un tasso forfettario fino al 7% dei costi diretti ammissibili.

        Modalità presentazione:

        La domanda di partecipazione con i relativi allegati richiesti dal bando, per il tramite del beneficiario, dovrà obbligatoriamente essere presentata in modalità telematica tramite sistema informativo (https://sigef.regione.marche.it), pena l’esclusione.
        Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 10:00 dell’ 8 gennaio 2024 ed entro le ore 13:00 del 10 maggio 2024 (fa fede la data della ricevuta
        rilasciata dal sistema informatico).

        LINK: Regione Marche > Entra in Regione > Commercio Marche > Bandi

        cbam

        Comprendere il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio (CBAM)

        Il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio (CBAM) è uno strumento politico progettato dall’Unione Europea (UE) per affrontare la fuga di carbonio e garantire che il prezzo delle emissioni di carbonio sia coerente in tutti i settori industriali, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Livellando il campo di gioco, il CBAM mira a incoraggiare le industrie globali ad adottare pratiche più ecologiche, allineandosi agli ambiziosi obiettivi climatici del Green Deal Europeo.

        Introduzione al CBAM

        Il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio (CBAM) è una pietra miliare della strategia dell’Unione Europea per combattere il cambiamento climatico e ridurre le emissioni di carbonio. Introdotto come parte del più ampio Green Deal Europeo, il CBAM mira a imporre un prezzo del carbonio sulle importazioni provenienti da paesi con politiche climatiche meno rigorose. Questa politica ha l’obiettivo di prevenire la fuga di carbonio, ovvero lo spostamento delle produzioni in paesi con regolamentazioni ambientali meno severe, minando così gli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico.

        Il Ruolo del CBAM nella Politica Climatica

        Il CBAM svolge un ruolo cruciale nella politica climatica dell’UE, garantendo che i beni importati siano soggetti agli stessi costi del carbonio di quelli prodotti all’interno dell’UE. Questo meccanismo non solo protegge la competitività delle industrie europee, ma incentiva anche i produttori stranieri ad adottare pratiche più ecologiche. Applicando un prezzo del carbonio alle importazioni, il CBAM promuove un cambiamento globale verso metodi di produzione più sostenibili, contribuendo alla riduzione delle emissioni globali di gas serra.

        Come Funziona il CBAM

        L’implementazione del CBAM comporta un processo dettagliato per calcolare il contenuto di carbonio dei beni importati e applicare il corrispondente prezzo del carbonio. Gli importatori saranno tenuti ad acquistare certificati CBAM, che riflettono il prezzo del carbonio che sarebbe stato pagato se i beni fossero stati prodotti secondo le regole di prezzo del carbonio dell’UE. Questo meccanismo garantisce che il costo del carbonio sia applicato in modo uniforme, scoraggiando la produzione ad alta intensità di carbonio e promuovendo tecnologie più pulite.

        Settori Interessati dal CBAM

        Il CBAM inizialmente prende di mira i settori ad alta emissione più a rischio di fuga di carbonio, tra cui:

        • Acciaio e Ferro: Questi settori sono fonti significative di emissioni di carbonio e probabilmente subiranno notevoli aggiustamenti sotto il CBAM.
        • Cemento: Un altro settore ad alta intensità di carbonio, la produzione di cemento sarà soggetta alle nuove regole di prezzo del carbonio.
        • Alluminio: La produzione di alluminio, che richiede molta energia, sarà anch’essa influenzata dal CBAM.
        • Fertilizzanti: Il settore agricolo, in particolare i fertilizzanti, dovrà adattarsi alla nuova struttura dei costi del carbonio.

        Impatto sul Commercio Globale

        L’introduzione del CBAM avrà importanti implicazioni per il commercio globale. I paesi che esportano nell’UE dovranno allineare le loro pratiche produttive agli standard europei per evitare costi aggiuntivi. Questo cambiamento potrebbe spingere gli sforzi internazionali a stabilire meccanismi simili, favorendo un approccio globale alla determinazione del prezzo del carbonio e all’azione climatica. Tuttavia, la politica affronta anche critiche e sfide, in particolare da parte dei paesi che la percepiscono come una misura protezionistica.

        Benefici del CBAM

        I benefici del CBAM si estendono oltre i confini dell’UE, promuovendo l’azione climatica globale e lo sviluppo sostenibile. I principali vantaggi includono:

        • Livellamento del Campo di Gioco: Garantendo che tutte le industrie sopportino il costo delle emissioni di carbonio, il CBAM previene la concorrenza sleale da parte dei paesi con regolamentazioni ambientali meno rigorose.
        • Incentivazione delle Tecnologie Pulite: Il meccanismo incoraggia le industrie di tutto il mondo a investire in tecnologie più ecologiche, riducendo le emissioni di carbonio complessive.
        • Supporto al Green Deal Europeo: Il CBAM è un componente cruciale della strategia dell’UE per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

        Sfide e Critiche

        Nonostante i suoi benefici, il CBAM affronta diverse sfide e critiche. Le principali preoccupazioni includono:

        • Dispute Commerciali: La politica potrebbe portare a dispute commerciali e ritorsioni da parte dei paesi che vedono il CBAM come una barriera al libero scambio.
        • Complessità nell’Implementazione: Calcolare il contenuto di carbonio delle importazioni e amministrare il meccanismo può essere complesso e richiedere molte risorse.
        • Impatto sui Paesi in Via di Sviluppo: Il CBAM potrebbe colpire in modo sproporzionato i paesi in via di sviluppo, che spesso hanno regolamentazioni ambientali meno rigorose e meno risorse per investire in tecnologie pulite.

        Prospettive Future

        Man mano che l’UE procede con l’implementazione del CBAM, il suo successo dipenderà dalla collaborazione efficace con partner internazionali e da meccanismi solidi per supportare i settori interessati. L’impatto a lungo termine della politica sul commercio globale e sull’azione climatica sarà strettamente monitorato, con probabili aggiustamenti necessari per affrontare le sfide e le opportunità emergenti.

        CBAM: Allinearsi con gli Obiettivi Climatici Globali

        Il CBAM rappresenta un passo significativo verso la cooperazione climatica globale. Incoraggiando i paesi ad adottare una determinazione uniforme del prezzo del carbonio, il meccanismo supporta obiettivi climatici più ampi e si allinea con accordi internazionali come l’Accordo di Parigi. La leadership dell’UE nell’implementazione del CBAM potrebbe ispirare altre regioni a sviluppare politiche simili, contribuendo a una risposta globale più coesa al cambiamento climatico.

        FAQs

        Cos’è il Meccanismo di Adeguamento del Carbonio (CBAM)?

        Il CBAM è uno strumento politico dell’Unione Europea che mira ad applicare un prezzo del carbonio sulle importazioni per prevenire la fuga di carbonio e incoraggiare l’adozione globale di pratiche di produzione più ecologiche.

        Come influisce il CBAM sul commercio globale?

        Il CBAM influisce sul commercio globale imponendo costi del carbonio sui beni importati, incentivando i produttori stranieri ad adottare pratiche di prezzo del carbonio equivalenti a quelle dell’UE e promuovendo metodi di produzione sostenibili.

        Quali settori sono interessati dal CBAM?

        Inizialmente, il CBAM prende di mira i settori ad alta emissione come acciaio e ferro, cemento, alluminio e fertilizzanti, che sono più a rischio di fuga di carbonio.

        Quali sono i benefici del CBAM?

        I benefici includono il livellamento del campo di gioco per le industrie dell’UE, l’incentivazione delle tecnologie pulite a livello globale e il supporto all’obiettivo dell’UE di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.

        Bcorp

        Cos’è il Business Impact Assessment di B Corp

        Il Business Impact Assessment di B Corp è uno strumento digitale che consente alle aziende di misurare, gestire e migliorare il proprio impatto positivo su lavoratori, comunità, clienti, fornitori e ambiente.Si tratta di un questionario online con domande su 5 aree di impatto:

        • Governance: missione, etica, trasparenza
        • Lavoratori: condizioni di lavoro, benefit, sicurezza
        • Comunità: diversità, inclusione, engagement
        • Ambiente: energia, emissioni, rifiuti
        • Clienti: qualità prodotto, privacy dati

        Ogni domanda assegna un punteggio che contribuisce al “B Impact Score” complessivo. Maggiore è il punteggio, migliore è l’impatto dell’azienda. Il punteggio minimo per ottenere la Certificazione B Corp è 80 punti.

        Cos’è e come funziona il Business Impact Assessment B Corp

        Il processo con il Business Impact Assessment di B Corp prevede 3 fasi:

        1. Valutazione: l’azienda compila il questionario rispondendo alle domande sulle proprie attività e politiche
        2. Confronto: il report finale mostra il punteggio ottenuto e il posizionamento rispetto ad altre aziende
        3. Miglioramento: vengono suggerite azioni specifiche per aumentare il punteggio e l’impatto

        Lo strumento è gratuito e la compilazione richiede mediamente 2-3 ore. I dati inseriti sono confidenziali.

        Aree e metriche di valutazione del Business Impact Assessment B Corp

        Vediamo più in dettaglio i 5 ambiti su cui verte la valutazione:

        • Governance: si analizzano missione, codici etici, composizione CdA, trasparenza
        • Lavoratori: condizioni lavorative, benefit, sicurezza, coinvolgimento
        • Comunità: impatto economico, diversità, filantropia, fornitori locali
        • Ambiente: consumi energetici, emissioni, packaging, economia circolare
        • Clienti: comunicazione trasparente, privacy, qualità prodotto

        Ogni area contribuisce a definire il punteggio complessivo su una scala da 0 a 200 punti.

        Vantaggi

        Il Business Impact Assessment di B Corp offre diversi benefici:

        • Metriche standardizzate per misurare l’impatto
        • Identificazione di aree di miglioramento
        • Confronto con altre aziende sostenibili
        • Comunicazione trasparente con gli stakeholder
        • Accesso alla certificazione B Corp

        In sintesi, è uno strumento strategico che consente alle aziende di integrare la sostenibilità nel business e assumere un ruolo attivo per un’economia più equa e inclusiva.

        Il percorso di certificazione B Corp

        Dopo aver compilato il Business Impact Assessment, le aziende interessate possono intraprendere il percorso di certificazione B Corp.

        I passaggi chiave

        Il processo si articola in 4 fasi principali:

        1. Autovalutazione: compilazione del questionario di impatto
        2. Verifica: analisi documentazione e interviste da parte di B Lab
        3. Certificazione: superamento soglia 80 punti e adempimenti legali
        4. Comunicazione: utilizzo del marchio B Corp

        La certificazione è valida 3 anni, dopodiché va rinnovata ripetendo il processo.

        Impegni legali

        Ottenere lo status di B Corp comporta alcuni impegni legali, in particolare:

        • Modifica dello statuto per adottare una governance orientata agli stakeholder
        • Trasformazione in Società Benefit (in Italia)
        • Pagamento di una fee annuale a B Lab in base al fatturato
        • Pubblicazione del profilo e del punteggio di impatto

        Opportunità

        Diventare una B Corp certificata offre vantaggi concreti:

        • Accesso ad una community di aziende sostenibili
        • Maggiore attrattività per investitori e talenti
        • Comunicazione distintiva verso clienti e consumatori
        • Partecipazione a partnership globali
        • Supporto continuo da B Lab per migliorare

        In sostanza la certificazione B Corp attesta in modo credibile, trasparente e comparabile l’impegno complessivo di un’azienda per la sostenibilità.

        Casi di successo

        Sempre più aziende in tutto il mondo ottengono la certificazione B Corp. Eccone alcuni casi italiani:

        • Davines: nota azienda di cosmetici, certificata nel 2016 con un punteggio di 83.9 punti. Ha migliorato le politiche su ambiente, lavoratori e governance.
        • Fratelli Carli: storica azienda di prodotti alimentari, certificata nel 2021 con un punteggio di 81.5 punti. Si è impegnata su packaging sostenibile e filiera etica.
        • Chiesi Farmaceutici: multinazionale farmaceutica, certificata nel 2019 con un punteggio di 84.6 punti. Ha potenziato sostenibilità ambientale e sociale.
        • Aboca: health & care company, certificata nel 2019 con un punteggio di 81.2 punti. Ha rafforzato programmi per comunità, dipendenti e ambiente.

        Come dimostrano questi esempi virtuosi, la certificazione B Corp è accessibile sia a PMI innovative che a multinazionali affermate, e consente di comunicare in modo più incisivo il proprio impegno per la sostenibilità.

        Finanza sostenibile

        Finanza sostenibile e investimenti ESG

        La finanza sostenibile si pone l’obiettivo di indirizzare i capitali verso attività e aziende che, oltre al profitto, generino benefici ambientali e sociali in linea con i princìpi dello sviluppo sostenibile.Gli investimenti ESG (Environmental, Social e Governance) sono uno degli strumenti principali della finanza sostenibile. Analizziamoli più in dettaglio.

        Cos’è un investimento ESG

        Gli investimenti ESG valutano le aziende non solo dal punto di vista finanziario, ma anche ambientale, sociale e di buon governo societario. Ad esempio, per il pilastro ambientale si considerano le emissioni di CO2, l’efficienza energetica, la gestione dei rifiuti e via dicendo.Integrare questa analisi 360° nelle decisioni di investimento serve ad avere una visione più completa dei rischi e delle opportunità di crescita di lungo periodo di un’azienda.

        I green bond per finanziare la sostenibilità

        I green bond sono titoli di debito i cui proventi sono utilizzati per finanziare progetti “verdi” come efficienza energetica, energie rinnovabili, trasporti sostenibili. Sono uno strumento in forte crescita: nel 2021 sono stati emessi green bond per 539 miliardi di dollari a livello globale.Anche i Sustainable Development Goals bonds finanziano progetti legati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU come lotta alla povertà, parità di genere, acqua pulita e servizi igienico-sanitari.

        Vantaggi degli investimenti ESG

        Studi dimostrano che integrare criteri ESG può portare a rendimenti competitivi riducendo i rischi, grazie a una visione più completa delle aziende in cui si investe. Le imprese sostenibili sono infatti meglio gestite, più resilienti e innovative.C’è però ancora molto da fare sugli standard e le metriche di misurazione della sostenibilità. Ad oggi non esiste un approccio universalmente riconosciuto.

        La crescente domanda di sostenibilità

        La domanda di investimenti sostenibili sta crescendo molto rapidamente sia da parte di investitori istituzionali che privati. Sempre più risparmiatori vogliono infatti allineare i loro portafogli agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ONU e avere un impatto positivo con i propri investimenti. La finanza sostenibile ha quindi un enorme potenziale per mobilitare capitali privati verso la transizione ecologica e sociale. Sta ai policy maker e al mondo della finanza costruire un sistema finanziario realmente sostenibile.

        Welfare aziendale

        Welfare aziendale e sostenibilità sociale

        La sostenibilità sociale è uno dei pilastri della responsabilità sociale d’impresa e riguarda l’impatto dell’azienda sul benessere di dipendenti e comunità locali. Il welfare aziendale può essere uno strumento efficace per migliorare la sostenibilità sociale, come dimostrano diverse best practice virtuose.

        Welfare per il benessere dei dipendenti

        Offrire ai dipendenti iniziative di welfare in ambito salute, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico e molto altro può migliorarne il benessere e la soddisfazione. Secondo una ricerca, il welfare aziendale riduce del 28% l’assenteismo e del 6% il turnover. L’azienda beneficia quindi di maggiore produttività e retention dei talenti.

        Flessibilità e smart working

        Modalità di lavoro agile come lo smart working permettono una migliore conciliazione vita-lavoro. I dipendenti possono organizzare meglio il proprio tempo, con benefici anche sull’ambiente (meno spostamenti). L’azienda deve però garantire il diritto alla disconnessione.

        Diversity management

        Politiche di diversity management promuovono un ambiente inclusivo, senza discriminazioni per genere, età, religione o disabilità. Questo migliora il benessere organizzativo e la creatività del team. Best practice sono programmi di mentoring e empowerment femminile.

        Welfare di comunità

        Le aziende possono supportare il territorio con iniziative per residenti e famiglie dei dipendenti, ad esempio servizi socio-assistenziali, borse di studio, convenzioni. Questi progetti di welfare territoriale migliorano la reputazione dell’impresa e il benessere di stakeholder interni ed esterni. La sostenibilità sociale deve essere una priorità per le imprese responsabili. Investire nel benessere di dipendenti e comunità oggi ripaga in termini di maggiore produttività, attrattività, innovazione e crescita futura. Il welfare aziendale sostenibile è la strada maestra.

        Tecnologie sostenibili per la sostenibilità aziendale

        La sostenibilità ambientale è una priorità sia per le istituzioni che per le imprese. Difatti numerose startup e aziende tech si stanno impegnando per sviluppare tecnologie sostenibili per la sostenibilità aziendale.

        Agricoltura verticale

        L’agricoltura verticale sfrutta tecniche idroponiche e di coltivazione indoor per far crescere piante senza l’utilizzo di pesticidi e con un risparmio idrico fino al 90% . Questo tipo di coltivazione ha il potenziale per limitare l’espansione dei terreni agricoli a discapito delle foreste e per assicurare produzioni anche in aree con scarsità d’acqua.

        Sensori per il monitoraggio ambientale

        I sensori permettono di monitorare vari parametri ambientali in tempo reale: concentrazione di inquinanti, livelli delle acque, precipitazioni e altri ancora. I dati raccolti possono essere utilizzati per ottimizzare i processi produttivi o intervenire prontamente in caso di criticità. Tra i sensori più diffusi vi sono quelli per il rilevamento di CO, CO2, NO2 e composti organici volatili.

        Software per l’efficienza energetica

        Esistono software progettati specificatamente per migliorare le performance ambientali di un’azienda. Questi strumenti effettuano analisi dei processi produttivi e propongono modifiche per aumentarne l’efficienza, ridurre gli sprechi e l’impatto ambientale. L’integrazione di tali software nelle operations aziendali può portare a significativi risparmi energetici e di emissioni.

        Piattaforme per l’economia circolare

        Le piattaforme digitali possono mettere in contatto domanda e offerta di prodotti riciclati o rigenerati, supportando modelli di business circolari. Queste soluzioni forniscono anche strumenti di tracciabilità e certificazione della circolarità di prodotti e materiali. Un esempio virtuoso è la piattaforma PV Solar Family che mette in contatto produttori e consumatori di energia solare.

        Siti web sostenibili

        Anche il mondo del web può ridurre il proprio impatto sull’ambiente. Un sito può dirsi sostenibile se utilizza un hosting ecologico, ottimizza i consumi energetici con una buona user experience, utilizza contenuti e immagini leggeri, e integra strumenti di web analytics rispettosi della privacy.Queste sono solo alcune delle tante tecnologie sostenibili che possono supportare le aziende nel percorso verso una maggiore sostenibilità ambientale. L’innovazione tecnologica ha un ruolo chiave da giocare per un futuro più green.